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Ti prego, ascoltami!

Ormai nemmeno lo spiderino aziendale del marito mi ascolta più.
Certe mattine, mi ritrovo in un parcheggio a ripetere all’infinito “Ehi Mercedes!”, alternando toni di supplica ad altri più perentori, diversificando frequenze, timbri e altezze, fingendo un attacco di panico, ma nulla da fare: mi ignora. E mica gli chiedo di farmi i grattini, santa polenta!
“Guarda che sto perdendo la pazienza, te l’ho già detto 4 volte, alla prossima scatta la punizione!”
See! Se non sortisce effetto sulle mie deliziose creature, figuriamoci su quella perfida quattroruote. Io me la immagino come se la ride in quei momenti, e avrei tanta voglia di rigarle la portiera. Un giorno o l’altro la lascio a secco.

Una volta sono entrata al supermercato di zona senza pensare che al mercoledì mattina i pensionati hanno il 30% di sconto sulla spesa. Sembrava di stare sul lungomare: ovunque capannelli di vecchietti felici con i carrelli vuoti e tanta voglia di raccontarsi. Ho fatto un rapido calcolo di quanti anni mi mancavano alla pensione e me ne sono andata via triste col mio carrello pieno di schifezze.   

Ormai nemmeno con le maestre puoi scambiare due chiacchiere all’uscita da scuola: se i tuoi pargoli hanno mangiato, fatto la cacca e imparato nuove tecniche artistiche te lo dice un’app, comodamente da casa. E pure in tempo reale, se non silenzi le notifiche.

Ho provato col basilico, ma si è seccato all’istante.
Col gatto del vicino non mi è andata molto meglio.
A parlare con me stessa mi annoio perché ho sempre ragione io.
Alla fine ho tentato col marito, ed è stato un disastro. Però ho capito una serie di cose.

1) Non voglio uno che mi risolva i problemi
2) E nemmeno uno che mi ricordi quanto sia io a crearmene
3) O che mi dica “Che problema c’è?”
4) Che mi dica insomma: “Il problema sei tu”
5) Non amo essere interrotta, né contraddetta, né messa a tacere, né redarguita se vado fuori tema
6) Ho bisogno dei miei tempi e dei miei spazi
7) Odio alzare la voce

Insomma, voglio solo essere ascoltata! (Possibilmente quando e dove voglio io, senza limiti di tempo.)
Temo che nemmeno la buona Siri faccia al caso mio.
La mia collega buddhista mi ha consigliato di pregare. Dice che, comunque vada, mantiene giovani.

* Qui un prete giovane e simpatico spiega perché pregare è un atto di fiducia a priori, a prescindere da quanto e come otterremo.
Se sai che Dio ti ama, perché temi che la Sua volontà sia contro di te?

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