– Mammaaaa, mi scappa la pipìììììì!
– Vai amore, perché deve saperlo tutto il palazzo?
– Ma in bagno c’è il GGG.
– E tu vai nell’altro.
– Ma quale bagno, quello blu?
– Sì quello blu.
– Ma dici quello con la doccia?
– Sì, quello con la doccia.
– Quello con la doccia con le bolle?
– Sì, proprio quello.
– Ma quello dove ci sono gli accappatoi della mamma e del papà?
– Sì, esatto.
– Ma quello dove c’è anche la lavatrice?
– Certo, amore.
– Ma quello…
(ok, vado perché ancora un po’ e la pipì se la fa addosso)
– Amore, di bagni ne abbiamo due in questa casa. Se in un bagno c’è il GGG, tu vai nell’altro.
…
– Amore, sto parlando con te. Non mi hai chiamato perché ti scappava la pipì?
– No. Io stavo parlando con la signora del computer.
Ah, ecco. Forse ultimamente siamo troppo connessi.
NB: In questa casa amiamo la tecnologia, siamo degli autentici animali da remoto, e questo lockdown è tutto un fiorire di proposte multimediali, talmente splendide che c’è l’imbarazzo della scelta. I cartoni animati sono ormai preistoria, ci dobbiamo litigare il wifi tra smart working, DAD, Weschool, chat, dirette FB, partite a Monopoli su Zoom, schitarrate Instagram, Rosari Youtube, meeting con congiunti oltreconfine che non sapevamo di avere. Mi sono sottratta a uno studio pediatrico sull’ultimo nato perché non avevamo più schermi. Perciò vi prego, maestre, basta giochini interattivi sui cellulari di mamma e papà, che la scuola non è questo. Lasciateci il tempo di accoppiare calzini, lavare pomodori, usare lo spolverino Swiffer, sporcarci di cioccolato e vestire le bambole. (No, non chiedeteci nemmeno riproduzioni in scala di Shangai in pasta di sale, fatelo per le mamme che lavorano!) E non mandateci foto e video di qualunque cosa, lasciateci lo spazio per immaginare. È vero, per restare vicini adesso essere connessi è (quasi) obbligatorio, ma ingegniamoci con qualche trucco: portiamoci dietro un bloc notes, delle maracas, un gelato che si scioglie, una candela, una trottola di legno… Sono piccoli totem docili alla legge di gravità che ci permettono di non restare intrappolati nelle scatole cinesi del mondo virtuale. E di ritornare a casa.
