Svegliati, fai in fretta, infilati qualcosa che andiamo!
Mamma, che vuoi a quest’ora? – Grugnisce la figlia preado. – È notte fonda e ho i piedi congelati.
Sbrigati, dai! Dobbiamo andare! Ai piedi ci penseremo poi.
Ma dove?
Non lo so, ma sta per succedere qualcosa di speciale là fuori!
Tu e le tue cose speciali… Io ho sonno!
Ti passerà con una bella corsetta. Scendi che sono già sulla porta, dai!
Quanto sei noiosa! Fammi almeno dare una lavata. E guarda le mie trecce tutte sfatte, ho una faccia terribile…
La mamma la guarda specchiarsi un’ultima volta nel buio, aggiustarsi il ciuffo dietro le orecchie.
A lei quella figlia assonnata e scontrosa sembra così bella.
Dovrebbe dirglielo più spesso. Magari stanotte, mentre si fermano un attimo per scaldarsi a vicenda.
Ne è sicura, domani la ringrazierà per questa levataccia.
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