“Ma sì… maschio, femmina, biondo, bruno… L’importante è la salute”.
Ogni volta che me lo sento dire – in genere da qualche sconosciuto mosso a pietà mentre arranco sul ponte sopra la ferrovia come mamma papera con i suoi paperotti –, mi torna in mente la fatidica domanda: “Che cosa chiedete per il vostro bambino?”
E lo so benissimo qual è la risposta prevista dal copione, ma ogni volta mi prendo mezzo secondo per buttar dentro qualcosa in più… che se proprio me lo chiede, mica sarà così taccagno il buon Dio.
Che cosa chiedo per i miei bambini? Un sacco di cose, tutte più importanti della salute, e nessuna che dipenda da noi. Per questo non ci perdiamo nemmeno un battesimo, e alla fatidica domanda ci rubiamo sempre quel mezzo secondo.
Nasinsù come piante assetate sotto la pioggia d’estate.