Oggi velocissima pausa pranzo al Mc Donald col piccolo di casa, per festeggiare che siamo ancora vivi e più o meno in salute dopo 8 giorni di inserimento col contagocce alla scuola materna.
In fila al totem una coppia di nonnini molto più smart di noi ordina anche questo giovedì due Filet-O-Fish e due Coche. Ogni tanto possiamo sgarrare, dice lui, come a chiederle il permesso. Lei sorride, aggiunge all’ordine la maionese, a mo’ di carezza. Se ne vanno passo passo verso il primo divanetto libero, lei tira fuori l’amuchina e pulisce il tavolo con un tovagliolo imbevuto, poi la versa a entrambi sulle mani. Per un attimo le loro rughe si impastano a vicenda, finché alla radio non passano il ritornello di Mira, Sofia e lei scappa via con una mossa ragazzina delle spalle. Gli sistema il ciuffo rado sulla fronte, gli occhiali, il sorriso, si scattano un selfie. Ci saranno dei nipotini da recuperare a scuola, a calcio, in giro da amici. Nipotini che gli hanno insegnato a ordinare sul totem e a scattare un selfie.
Chissà se ancora si ricordano del loro primo bacio. Chissà se dopo tanti anni insieme ancora litigano per chi butta la spazzatura.
Quando si girano verso di noi non riesco a far finta di niente e sorrido. Lui fa una smorfia buffa al mio piccolo con la bocca piena di patatine, lo saluta con la mano. Poi si cercano ancora negli occhi, come se li avesse colti all’improvviso lo stesso ricordo.
Che bella questa voglia di viversi!