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Caro Gesù, ti scrivo

Lui se lo sentiva, che qualcosa di grande stava per accadere.
Le pecore più inquiete, le stelle più luminose, l’aria frizzante della notte.
A dormire proprio non ci riesce, allora scrive. Le poche parole che sa, perché è un pastorello e a scuola non ci è mai andato. Così quando arriverà lì davanti – lui è sempre in prima fila nel presepe – e lo sa, gli mancheranno le parole per la commozione, dovrà solo tirarla fuori dal giubbetto la sua letterina.
Sarà un bambino come tutti gli altri, ma gli leggerà nel cuore ogni desiderio.

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Grazie, Isa è un Felice Natale a Te e a Voi