– Mamma, mi dicono a cena i due grandi placcandomi senza via di scampo. Non può esistere davvero Babbo Natale!
– Ah, no? Faccio distratta io, che per la cronaca non ci ho mai creduto.
– No. Altrimenti non porterebbe ventordici regali ai nostri compagni di classe e a noi solo uno a testa.
Immagino che tocchi al padre replicare, vista la piega matematica del dibattito, ma lui in questi casi è sempre a trapanare nella cabina armadio.
– Facciamo che ne parliamo un’altra volta, non davanti ai fratelli piccoli.
Per la verità sono più preoccupata che spargano cotanta perplessità tra i coetanei beneficiari dei ventordici regali a testa, mettendo a repentaglio decenni di nonni grassi e barbuti calati dal camino, carote smangiucchiate dalle renne e impronte di carbone in tutta casa. Sia mai che per questi bimbi fortunati sia sbaragliato d’un tratto il mondo fatato dell’infanzia.
C’è da dire che quelle medesime timide creature già da un pezzo hanno sdoganato senza mezzi termini la favola della cicogna, altro argomento cult che spinge seduta stante l’aitante marito a trapanare nella cabina armadio.
Sempre per amor di cronaca, qui da noi non abbiamo mai tirato in ballo né la cicogna né Babbo Natale. Ma, essendo dei pavidi borghesi incapaci di mentire con coerenza e peraltro sempre in tutt’altre faccende affaccendati, abbiamo lasciato semplicemente che l’età e il secolo facessero il proprio corso. Per esempio non abbiamo mai fatto discriminazioni tra Babbo Natale e Gesù Bambino. Il che adesso complica le cose, perché ok che Babbo Natale non esiste, ma Gesù Bambino?
– Dobbiamo davvero dirgli che in tutti questi anni siamo stati noi a fargli trovare i regali sotto l’albero? sbianca mio marito tirato fuori dalla cabina armadio.
– Per quanto ne so il problema non sussiste, provo a tranquillizzarlo. Io ho sempre scritto la letterina a Gesù Bambino, pur sapendo benissimo che erano i miei a comprare i regali. E non sto bluffando, davvero ci credo. Ho smesso di scrivere la letterina solo per pigrizia. Come è vero che mamma e papà ti hanno fatto, ma è il buon Dio che ti ha fatto davvero. E che il buon Dio può fare tutto, ma poi non ha le mani per fare le cose nel mondo.
– Troppo complicato, dice il mio aitante marito. (A me sembra così semplice.)
– Però in effetti meglio se glielo dici tu. Che siamo noi a portare i regali.
– …
– A meno che tu non preferisca spiegarle il ciclo della vita e altre amenità da donna.
– Ok, ci parlo io.