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Anno nuovo gallina vecchia (solito brodo)

E anche quest’anno, l’ultimo giorno dell’anno, abbiamo litigato per la gallina.

Ma scusa, dico al brav’uomo che mi dichiara 6 figli a carico al 100%, hai su gli stessi calzini da quattro giorni, non hai tempo nemmeno per far pipì, i cucchiai sono in chissà quale scatolone… Secondo te i nostri pargoli si accorgono se il brodo è fatto col dado o con la gallina???
Manco gli avessi insultato Piero Angela.
Tu non capisci, per me è importante! Così come per te è importante piazzarli sul tappetone!

Sta storia del tappetone me la tira fuori ogni volta che io gli tiro fuori la storia della gallina.
Ma ovviamente è tutta un’altra storia.

Non dico tutti i giorni, ma almeno una volta all’anno, mi piacerebbe riuscire a lavare il pavimento. 
Ora, per lavare il pavimento, prima devo raccogliere tutti i giochi da terra. Tendenzialmente minuscoli pezzi che vorrei fossero invece riposti bene in alto su scaffali irraggiungibili e possibilmente archiviati in ordine cromatico.
Così inizio a raccogliere tutti i minuscoli pezzi da terra, ma sugli scaffali irraggiungibili di cui sopra trovo i lavoretti di Natale dell’anno scorso che volevo nascondere e poi cestinare.
Decido allora di spostare i lavoretti di Natale dell’anno scorso sul tavolo della cucina, ma sul tavolo della cucina trovo le tazze della colazione.
Decido allora di spostare le tazze della colazione in lavastoviglie, ma la lavastoviglie è piena dei piatti lavati ieri sera che dovrei spostare sul tavolo per apparecchiare il pranzo, ma sul tavolo ci sono i lavoretti di Natale dell’anno scorso.
Decido allora di appoggiare momentaneamente i piatti lavati ieri sera sul lettone, ma lì ci sono i panni da piegare appena tirati fuori dall’asciugatrice per spostare in asciugatrice quelli appena tirati fuori dalla lavatrice per svuotare il cesto dei panni sporchi.
Va a finire che i minuscoli pezzi tirati su da terra per lavare il pavimento, non potendo ingerirli, li metto momentaneamente in frigo, archiviandoli in ordine cromatico.
È fondamentale però che, mentre sono impegnata in queste operazioni preliminari al lavaggio del pavimento, nessun essere vivente modifichi l’ordine faticosamente creato. Perciò è fondamentale che tutti i miei inquilini rimangano fermi e immobili sul tappetone. Già sfamati, cambiati, sedati e con i calzini antiscivolo. Possibilmente mantenendo il metro di distanza.
Altrimenti è un attimo. Fai per aprire il frigo e quelli escono dal tappetone.
E ricominciano a creare dal nulla minuscoli pezzi.

Perciò non è che sono una fissata del tappetone. Sono una fissata dell’ordine cosmico in generale, e vorrei solo riuscire a lavare il pavimento una volta l’anno. Se mi riduco all’ultimo giorno dell’anno è perché ho già fatto 364 tentativi miseramente falliti.

Ma siccome il brav’uomo addetto alla raccolta differenziata di questa casa è un precisino, ha creato seduta stante un sondaggio Doodle.
È venuto fuori che il mondo si divide tra chi pensa che il brodo si debba fare necessariamente con una gallina e chi invece è un fanatico sostenitore del dado.
E siccome quel brav’uomo è anche un galantuomo, non ha creato un secondo sondaggio sulla necessità del tappetone per sentirsi in pace con se stessi almeno una volta all’anno.

In fondo ognuno di noi ha i suoi modi per dire “Ti amo, io per te ci sono sempre, tu sei importante e voglio prendermi cura di te, il primo dell’anno e l’ultimo dell’anno e tutti i giorni dell’anno”.
Che poi uno lo dica con una gallina o con un tappetone… Beato chi ti capisce! 

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