Sono stanca, l’ho già detto?
E pure che mi passano sotto gli occhi cose meravigliose, mi sa che l’ho già detto.
Ecco, condividerle mi aiuta a farne tesoro, a non guardarmi sempre la punta delle scarpe.
A stare nasinsù.
Da un annetto circa io e il mio compare di letto e di mutuo (rispettivamente all’80 e al 50%) stiamo seguendo questo percorso sulla DSC. Che poi tanto Dottrina non è, perché l’ha detto pure il papa che il termine Dottrina fa venire l’orticaria e che molto meglio pensiero/dialogo/chiacchierata al bar… E infatti sì, è una specie di bar solo che su Zoom, un lunedì sì e uno no alle ore 21, e ci sta il nostro amico Gigi che chiacchiera con della gente davvero cool. Tipo giornalisti, politici, imprenditori, allenatori, professoroni universitari, esperti di social, mezzi scappati di casa, attori, cardinali… Raccontano un po’ come si sono messi in gioco per il bene comune invece che farsi gli affari loro, rispondono alle domande in chat e pure agli insulti certe volte… e poi alla fine scopri che sono tutti amici di Gigi e che al bar Zoom ci vanno gratis. Perché sì. Perché basta co’ sti cattolici che si lamentano a destra e a sinistra che la politica fa tutta schifo ma poi non si immischiano manco nel circoletto del quartiere manco nel comitato genitori della scuola manco nella pedalata per la pace manco nel palio delle contrade dell’oratorio. Insomma tipo me. Che se il mio amico Gigi scopre che alle ultime elezioni non ho votato mi depenna.
Ah ecco sì, si chiama IMMISCHIATI questa serie, appunto. Scegli tu dove va l’accento.
Non è che adesso ve la possiamo raccontare tutta, vi iscrivete e vi guardate random le puntate che vi interessano, che tanto è gratis, e ogni tanto arrivano pure i podcast da ascoltare in metro.
Questo qui è l’incontro con Chiara Giaccardi, e vale la pena guardarselo anche solo perché lei ha dei capelli incredibili e Wikipedia non può averci azzeccato sulla sua età.
Adesso, se le ridico io le stesse cose viene fuori un pippotto qualunquista, perché io su Wikipedia non ci sto manco di striscio e i capelli di Chiara Giaccardi me li sogno da sbronza. Però due cose mi hanno tanto colpito.
1) Il consumismo mina la fedeltà
Ci hanno addestrati a buttar via le cose sciupate, vecchie, usurate, piene di rughe, difettose, crepate. Le cose sono prodotte apposta per non durare. Costa meno ricomprarle che rattopparle, rincollarle, accudirle. Ora, finché si tratta del copertone della bici, ci sta… Ma un bambino capriccioso, un nonno acciaccato, una relazione faticosa? Stiamo dimenticando il senso profondo della cura.
2) Quel maledetto dualismo di cui (noi occidentali) siamo impregnati da Platone e compagnia bella
La storiella dell’anima intrappolata nel corpo, per capirci. Da lì in avanti è tutta una tifoseria di ultras: teoria VS pratica, conservatori VS progressisti, nazisti VS figli dei fiori, family day VS gay pride, pagelle numeriche VS alfabeti tattili e travasi. Ma non solo fuori di noi eh. Anch’io ogni tanto mi sento un pochetto scissa tipo Zerocalcare e l’armadillo. E sto lì a scorticarmi il fegato tra un Massiiiichevuoichesia? e un Lapagheraicara! Ecco, io non avevo mai sentito dire (giuro! e ne ho sentite tante!) che la soluzione rivoluzionaria a questa scissione curva sud-curva nord che ci trasciniamo appresso da secoli è nientepopodimeno che la SantissimaTrinità. Sì, perché loro non sono né uguali né diversi, né pari né dispari né contrapposti: sono relazione. E noi povere creature – ma guardatela la bionda signora perché davvero temo di rovinare il concetto – a immagine e somiglianza di una parentela che continuamente ama ed è amata ed è amore (e che non c’azzecca niente col trappolone estivo di lei che bacia lui che bacia lei che bacia me) funzioniamo alla grande solo se inseriti in una relazione. Roba da Blue Tornado a stomaco vuoto.
* Se non siete tipi da Zoom o da Spreaker: Mauro Magatti e Chiara Giaccardi, Generativi di tutto il mondo, unitevi! Manifesto per la società dei liberi, Feltrinelli 2014