L’ABC
Gli Amici ci mancano come l’Aria.
Glielo diciamo tutte le mattine ai nostri bimbi: “Beati voi che andate a scuola!”
Non è solo mangiare una pizza insieme al sabato sera e riuscire persino a scambiarsi due frasi col congiuntivo mentre 18 bimbetti più o meno spannolinati costruiscono città di Lego e con identica meticolosità smantellano armadi e devastano appartamenti, per caracollare infine davanti a un cartone in un unico groviglio di 36 piedi puzzolenti, condividendo ciucci e pop corn.
È che in un weekend tra amici, noi tutti – grandi e piccini – impariamo più che in 5 giorni di scuola e pc.
Impariamo ad ascoltarci e a cambiare idea, ad assaggiare le olive sulla pizza, ad allacciarci le scarpe, a leggere l’orologio, a condividere i giochi, a cedere ai capricci dei più piccoli e ad ascoltare le storie dei più grandi, a sgridare senza alzare la voce e a lasciar correre, a smussare gli spigoli e a riderci su. Semplicemente guardandoci intorno.
E il rimprovero di un amico del papà è sempre più efficace, la pasta al burro di un’amica della mamma sempre più buona, i giochi degli altri sempre più belli, i compiti fatti insieme sempre più facili, riordinare a squadre il soqquadro al quadrato uno spasso. E anche rinfilare 18 paia di scarpe (possibilmente ognuno le sue) per tornare a casa (possibilmente ognuno alla sua), e crollare dopo 5 minuti di auto e poi fare i capricci perché stavamo facendo un bel sogno e i denti se vuoi no, ma almeno la pipì la devi fare… Anche quello a ripensarci, che nostalgia!