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Sotto una buona stella

Dio solo sa
quante volte ho sbagliato strada e mi sono perso nel bosco
quante volte ho scambiato lucciole per lanterne
quante volte ho fatto il giro del mondo senza spostarmi di un centimetro
quante volte ho preso a calci i sassi, urlato contro il cielo, dimenticato il mio nome
quante volte sono finito nelle mani dei briganti o nella pancia di una balena
quante volte ho pensato di essere arrivato

Ma in questa notte di stelle cedono le mie ginocchia sbucciate da tanti viaggi – racconta Gaspare odoroso di incenso – e io sono così vicino al Bambino da sentirgli dire (solo a me, a me soltanto) che finalmente posso smetterla di girare a vuoto, perché ho trovato il mio posto nel mondo.
Lo so, mi dice, e poi il mio nome. Tre parole, e io non aspettavo altro.

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