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Tu non sei mio

Io quasi fremo dal desiderio di travasarci, di combaciare, di andare all’unisono.
Tu mi rispondi che non c’è bisogno di parlare perché sei un libro aperto, che le cose sono semplici senza farci su troppi discorsi. La commistione di due anime ti appare come la quadratura forzosa di un cerchio.
Inizio a intuire che anche questo è amarsi davvero: arrendersi all’idea che tu non sarai mai mio, e io non sarò mai tua, dovessimo campare insieme cent’anni.
Che due siano una carne sola è tutta un’altra storia.
Il contrario dell’amore è il possesso.

Poi leggo una lettera d’amore di Enrico a Chiara che inizia così:
“Il desiderio di conoscerti non si sta spegnendo amore mio… È la logica dell’amore. Quella del cercarsi, del rincorrersi e dell’incontrarsi. Quella del vedo non vedo…”*
E scopro che tutti i desideri sono buoni se aprono il cuore, anche quelli non corrisposti.
Che, se mi arrendo alla paura di perderti, ogni giorno tu sarai per me un anticipo di Cielo.

* Piccoli passi possibili, prefazione di Enrico
* Oggi sono 10 anni che cerco di conoscerti.

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