Stamattina mi hanno tamponato su una rotonda.
Beh, tamponato suona epico, visto che eravamo fermi al semaforo e al tizio dietro è scappato il piede, testuali parole. Forse non me ne sarei nemmeno accorta se lo spiderino aziendale del marito non mi avesse parlato.
In realtà è andata più o meno così.
– Ero ferma in mezzo a una rotonda perché il semaforo alle strisce era rosso e non volevo bloccare l’entrata da destra. Non so se cortesia o retaggio della scuola guida.
– Ho sentito una specie di singhiozzo in avanti, poi lo spiderino mi ha parlato, ma non ho capito quel che diceva perché avevo due figli a bordo e stavo sproloquiando sulla convenienza di tenere allacciate le bretelle.
– Primo attimo di panico perché sullo spiderino nuovo di zecca del marito ci sono troppi pulsanti e sia mai che per sbloccare le sicure chiami il 118. Non ho ancora capito dov’è il freno a mano, sembra la Batmobile.
– Secondo attimo di panico perché se scendo dalla macchina senza aver disattivato il dispositivo antiabbandono dei figlioli mi parte una sirena sul cellulare, che poi spamma sms a tutti i congiunti fino all’ottavo grado e se nessuno risponde mi tolgono 15 punti, mi confiscano la casa, mi deportano sull’isola di Pianosa e mi lasciano lì a morire di fame.
– Terzo attimo di panico: dove cavolo ho messo la mascherina?
– Quarto attimo di panico: e adesso cosa racconto a mio marito che mi ha prestato il suo spiderino nuovo di zecca solo perché consuma meno del furgone a 9 posti?
– Devono essere stati quattro attimi eterni, perché a un certo punto ho visto la faccia del mio tamponatore schiacciata contro il vetro che cercava di dirmi qualcosa, ma io non riuscivo a leggere il labiale dietro la mascherina e non sapevo come tirar giù il finestrino.
– Mi sono concessa un ultimo attimo di panico: forse era un tipo collerico appena uscito di prigione e anche un po’ sbronzo, determinato a spaccarmi la faccia e a insultarmi perché mannaggia a ste stupide bionde che si mettono al volante di una Batmobile all’ora di punta e non sanno nemmeno come si fa benzina.
– E siccome a parte il biondo io mi sentivo proprio così, sono finalmente scesa dall’auto in rappresentanza di tutto il sesso debole da Eva fino al 2020.
………….
“Signora, si è fatta male?”
“Cosa? Come dice, scusi? Signora a chi, oh? Guardi che io non sono mica una stupida bionda! Ma lo sa che poteva uccidermi? Adesso chiamiamo i vigili e vediamo chi ha ragione.”
“Signora, tutto a posto? Si è fatta male?”
… “Sì, no, scusi lei, mi scusi tanto. È che sa, ho due bimbi piccoli in auto, sono andata un po’ nel panico.”
Un altro po’ e gli presentavo i figlioli, gli offrivo un caffè e inserivo pure lui tra i numeri utili dei congiunti fino all’ottavo grado.
Per fortuna il buon uomo è risalito in auto e se n’è andato.
Io invece ho accostato nella prima vietta e ho chiamato mio marito per dirgli tra le lacrime che lo amavo tanto e che comunque lo spiderino stava bene.
Ad avere la peggio su quella rotonda è stata l’emancipazione femminile.