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Stanche e felici

mamme parchetto

Noi mamme ci lamentiamo davvero tanto quando siamo fra di noi al parchetto. Notti insonni, capricci, pidocchi, quarte quinte e seste malattie, pannolini, pappe, lavatrici, suoceri… No, ma tu non sai. (Sì che lo so.) Non puoi capire. (Lo capisco eccome.) Non so davvero più cosa fare. (Se te lo dico ti offendi.) Facciamo a gara a chi ne ha di più. (E mai giocare a ribasso.) Poi però ognuna se ne torna a casa sua, con i figli suoi. Mai una volta che si fa a scambio con un’altra mamma.

La verità è che, potendo scegliere, risceglieremmo quello che ci è capitato.
Facciamo il mestiere più bello del mondo, non dobbiamo timbrare il cartellino e non abbiamo nessun capo che ci stressa. Ma poi a fine giornata ci diamo sempre pessimi voti. E siamo anche un po’ permalosette se qualcuno si propone per sostituirci.

Stanche? Sì, sempre. Ma di una stanchezza buona, come dopo una passeggiata in montagna. Sono fatiche belle le nostre, ce le siamo scelte come la famosa bicicletta da pedalare, e guai a chi ce le tocca.
Magari davanti a quella doppia lineetta non avevamo immaginato tutto il resto, ma nemmeno avremmo immaginato di avere tante energie.

Riposati, rilassati, cerca di staccare. Ci diamo consigli del genere fra amiche, ma giusto per solidarietà femminile. Sappiamo già che non fanno per noi. Se riposarsi significa farci i fatti nostri, allora no grazie! Preferiamo andare avanti così, stanche stanchissime, ma con il cuore pieno. 
E continuare a lamentarci con le amiche al parchetto.

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